Una ricetta per la vigilia di Natale, che viene incontro alle aspettative di chi non vuole la solita ‘sbobba’ e alla necessità di chi crede e quella sera mangia solo pesce (vedi, la mia famiglia).
Alla precisa domanda di mia madre, “che ‘facciamo’ per la cena del 24 di secondo”, ne e’ nata una profonda riflessione. Ho scartato il pescione per 25 persone con maionese fatta in casa: se non avete un esercito di camerieri ma siete sole con la forza delle vostre braccia, il primo invitato mangia un delizioso filetto di pesce caldo, l’ultimo una poltiglia informe e fredda. Scartati anche la fantasia di crostacei (non tutti me li mangiano), ho optato per qualcosa che si possa cucinare prima (magari!), veloce da preparare e facile da servire anche quando nella cucina e’ il caos (ogni componente dell’allargata famiglia ha portato qualcosa e ne vuole supervisionare il riscaldamento/impiattamento/servizio)
Per tutte le ragioni di cui sopra, io la pasta dello strudel l’ho comprata già fatta: lo so, vergogna, ma in questi giorni di feste e cene a ripetizioni, c’è la sopravvivenza in gioco! Ho comprato anche una bella gallinella (ne vado matta, e’ saporita e non si secca, ma vanno bene anche altri tipi, spigola, orata…) e 3 carciofi.
Pulisco i carciofi e li metto a mollo nell’acqua con il limone, ricavo dei bei filetti dal pesce. In una padella, faccio un soffritto con olio e uno spicchio di aglio, e poi aggiungo i carciofi tagliati sottili e una manciata di prezzemolo. Lascio cuocere per 10 minuti circa, finché non saranno dorati.
Stendo la pasta, appoggio metà dei filetti di pesce lungo uno dei lati corti, lasciando un centimetro dal bordo, ricopro con i carciofi, aggiungo i filetti restanti e arrotolo, ripiegando le estremità all’interno in modo che non esca il ripieno durante la cottura. Spennello con un tuorlo d’uovo e metto in forno a 200 gradi per 20/30 minuti.